Una degustazione d'Aglianico
Un giorno, il vicino mi
prese da parte e mi disse: "Oggi voglio insegnarti il segreto
per capire il sapore dell'Aglianico del Vulture- continuò- Per
conoscere cosa sono le sensazioni saporifere devi sapere in quale
parte della lingua si formano". E cominciò a elencarmi come
fare, da profano, una minima analisi gustativa del vino.
"Con la punta della
lingua, si percepisce la morbidezza di un vino, dovuta ai residui
zuccherini.
Nelle zone laterali e
dorsali della lingua, si può percepire la sapidità mentre in quelle
anteriori si sente la durezza".
Dopo aver terminato la
"lezione", il vicino s'impettì e cominciò a parlare come
se recitasse versi:
"Se lo guardi, l'Aglianico del Vulture è di un bel colore rubino. Il tempo gli regala riflessi granata o aranciati. Anche il profumo intenso e armonico è un lascito dell'invecchiamento.
"Se lo guardi, l'Aglianico del Vulture è di un bel colore rubino. Il tempo gli regala riflessi granata o aranciati. Anche il profumo intenso e armonico è un lascito dell'invecchiamento.
Se lo gusti, sarai
sopraffatto da un intenso sapore morbido, sapido e asciutto che, col
tempo, si trasforma in velluto per il palato. Ora che conosci come
degustare un vino, impara a invecchiare come lui... perché la fine
deve essere di velluto!"
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