Gli amanti del peperone crusco si svelano



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'nserte di peperoni cruschi
 





Non si può parlare di peperoni cruschi senza parlare di altri fondamentali alimenti: il baccalà e  la patata. Questo accostamento gastronomico è quasi un dogma se vieni qui in Basilicata.

Qui il baccalà si mangia nelle occasioni più simboliche, dalle vigilie natalizie o pasquali ai grandi pranzi di ricongiungimento. Non c'è tavola che si prepari alla festa senza un tocco di baccalà  infiocchettato dai croccanti peperoni. E' la congiunzione degli opposti che genera sublime matrimonio di gusto per i palati: la carnosa morbidezza del pesce abbracciata dal virile e focoso peperone! Che croccante goduria!


Per la Basilicata, così come per tutta l'area mediterranea, il pesce che più si mangiava fin dalle origini era proprio il baccalà. Furono i Greci a portare in questi luoghi la competenza di conservare il merluzzo in salagione per poterne mangiare anche tra le montagne.

E poi c'è la patata. Se il baccalà contribuisce ad esaltare la croccantezza del peperone, l'accoglienza e l'amalgama con i piaceri universali sono doni del farinoso tubero. E' lei la gran dama da sedurre per il vigoroso crusco! E non potrebbe essere altrimenti visto il ruolo da prima donna che Gunter Grass diede alla patata e alla sua cuoca Amanda Woyke.

Attraversando la storia dei miei sapori, potrai capire quanto complesso è il mio gusto. Dalla tavola si passa al talamo, intessendo un unico ricamo: l'armonia tra la forza e la morbidezza, tra l'accoglienza del femminile e il croccante gesto virile.

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