Il pane di Matera: un'architettura di storia e di gusto
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Sasso Barisano osservato dall'interno di una grotta del Sasso Caveoso |
Il pane di Matera è una
vera architettura! Sorge imponente dalla terra e dalla cultura che lo
circonda. Come gli ipogei materani, anche il fragrante cornetto
sviluppa i suoi "pieni" verso l'alto.
Il pane di Matera riesce a fondere la tradizione dell'arte bianca orientale e occidentale in una soluzione originale, che converge in un'unica struttura verticale da una porosa anima d'oro.
Il pane di Matera riesce a fondere la tradizione dell'arte bianca orientale e occidentale in una soluzione originale, che converge in un'unica struttura verticale da una porosa anima d'oro.
A Matera, come le chiese rupestri latine hanno un'impronta bizantina e quelle bizantine sono corredate da elementi occidentali, così il suo pane riesce ad amalgamare l'origine mediorientale della panificazione con il gusto occidentale. Mi piace credere, infatti, che i segreti della panificazione egizia abbiano viaggiato, tramite gli Ebrei, i Greci e infine i Romani fino a Matera: il confine di pietra tra l'Est e l'Ovest. Qui, dentro queste architetture scavate si è "impastata" la ricetta perfetta del gusto principale della tavola, il pane: l'asse portante del convivio, dello stare insieme.
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Santa Maria dell'Idris |
Altro ingrediente segreto dell'arte panificatrice materana, storiograficamente risalente al Regno di Napoli ma sostanzialmente molto più antica, è la lievitazione. Oltre all'utilizzo esclusivo di lievito madre di origine vegetale, il pane di Matera è sottoposto a 3 fasi di lievitazione. La prima, quando l'impasto è lasciato a riposare per 25-35 minuti, coperto con tele di cotone o di lana. Dopo questa prima lievitazione, si creano le forme, future pagnotte, le quali subiscono altre due lievitazioni, entrambe di circa 30 minuti l'una. Questo processo di lievitazione permette un'alta conservabilità, dai 7 ai 10 giorni, e un'ottima digeribilità del pane I.G.P. di Matera.
Dopo le tre lievitazioni, il pane è pronto per essere infornato. Il legno utilizzato dai fornai è composto dai rametti di scarto della potatura degli ulivi e della sistemazione del sottobosco: è questa speciale cottura che regala al pane un odore inconfondibile e caratteristico.
Ed ora, finalmente può finire in bocca... e qui assaporare tutta la storia umana racchiusa in un boccone di pane. E' croccante come l'unione fra popoli e genti. E' morbido come il senso della pace. Ha sentori di erba e fieno come la tradizione agricola del luogo in cui nasce. Ha una gentile nota fruttata come la prosperità di tutto ciò che si crea in armonia tra cielo e terra!
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