Alliaria, il pesto che fa sentire la primavera in bocca

alliaria proprietà e raccolta
Alliaria, foglie e fiore

 

E’ una splendida mattina primaverile, il sole riscalda i pensieri e le gambe sentono il desiderio di camminare. E’ tempo di far visita al giardino, dopo il suo risveglio invernale e prima che il decespugliatore lo alleggerisca dal torpore invernale. E’ tempo di raccogliere le salutari e squisite erbe spontanee che la montagna offre gratuitamente. E’ tempo di foragin. L’alliaria petiolata è tra le prime erbe alimurgiche a dare il benvenuto alla primavera. Un’erba che dà freschezza e aroma alle pietanze, come il pesto che ti consiglio, ma soprattutto dona luce e profumo all’animo che vuole cercarla. 

 


L’alliaria: come l’Appennino Lucano dà il bentornato al sole

La puoi trovare nelle zone più umide e ombrose del tuo giardino o dei sentieri di montagna di tutta Italia, cresce nella Basilicata montuosa fino a 1700 metri di altezza, dunque il nostro Appennino Lucano ne è riccamente costellato. Appartiene alla famiglia delle Brassicacee o Crucifere, è una pianta biennale, a volte pelosa solo alla base, con fusto erbaceo, ha delle foglie verde acceso con margini dentati e apice appuntito e i suoi fiorellini punteggiano di bianco il verde dei prati da aprile a maggio. 



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alliaria


Dal latino alliariusvenditore di aglio”, perché ogni sua parte, se stropicciata, emana un odore di aglio più o meno marcato, e petiolata da petiolus per le foglie basali fornite di lunghi piccioli. E’ una selvatica edibile che da sempre accompagna la nostra cultura, pertanto è nota con altri nomi comuni, come alliaria officinalis ed erba aglina. Nel suo nome c’è tutto il prezioso aroma che riesce a regalare in cucina. Si può usare tutta la pianta, meglio se cruda perché l’aroma di aglio con la cottura scompare: in ogni caso rappresenta un’alternativa eccellente per chi non digerisce l’aglio ma ne apprezza sapore e profumo. Tradizionalmente accompagnava l’agnello arrosto e il pesce, come verdura di contorno o come salsa con olio, pepe e sale.


Il pesto di alliaria: freschezza e sapore

Una mattina di primavera, tra aprile e maggio, dedicati una passeggiata nel tuo giardino o tra le siepi della montagna lucana, porta con te un coltellino o delle forbici, un sacchetto di carta bucherellato per far respirare il raccolto e tanto desiderio di immergerti nella Natura. Lungo il cammino troverai:

1. un modo per ristabilire un rapporto più equilibrato e intimo con quanto di vegetativo ti circonda 

2. un appagante senso di soddisfazione per raccogliere ciò che mangerai

3. l’acquolina ti salirà prima perché sai di mangiare in modo sano, nutriente, a basso costo e a Km extra-0
 
4. uno strumento per potenziare l’intelletto, la vista e la memoria ovvero la conoscenza della pianta, la capacità di riconoscerla e lo stimolo a memorizzarla

Per permettere anche agli altri di fare questi preziosi incontri lungo il tuo stesso cammino, quando raccogli l’alliaria (e tutte le alte erbe) ricordati di:

1. non lasciare traccia del tuo passaggio, danneggiando l’ambiente o disperdendo materiali e oggetti non appartenenti al luogo

2. non raccogliere più del 5% degli esemplari della pianta nello stesso punto, in modo da lasciare esemplari della pianta a sufficienza per gli altri e per i prossimi anni

3. appena raccolta l’alliaria (o altre erbe) va pulita sul posto, conservata nei sacchetti bucherellati, lavata e lavorata il prima possibile


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Alliaria 


Quando troni a casa, metti subito foglie e fiori in abbondante acqua, lava tutto il meglio possibile, poi falli asciugare su grande panno. Nel mentre, preparati questi pochi e semplici ingredienti:

Ingredienti per pesto di Alliaria
300 g di alliaria ben pulita
60 g di noci 
Olio e sale q. b.

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foglie e fiori di alliaria ad asciugare


Appena l’alliaria pulita sarà ben sgocciolata, inseriscila assieme alle noci e al sale in un tritatutto (meglio sarebbe pestare a mano in un mortaio), aggiungi un po’ d’olio e fai frullare fino a ottenere una salsina. Puoi usare il pesto di alliaria subito, condendo fusilli, spaghetti o il formato di pasta che desideri o, altrimenti, versare tutto in un barattolo di vetro, ricoprirlo di olio e chiudere con un tappo. Così puoi conservarlo in frigorifero anche fino a 15 giorni, altrimenti puoi congelarlo fino a 3 mesi.

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fusilli con pesto di alliaria


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