Il fruscìo del Carnevale
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Rumita, Maschera antropologica del Carnevale di Satriano |
Uno dei Carnevali antropologici più amati dell'Appennino lucano, l'unico ad aver conservato la maschera del Rumita, residuo della cultura celtica qui nell'antica Lucania Basilicata. Ho voluto scrivere una filastrocca per raccontare il silenzioso e misterioso Spirito della natura che rivela il legame del Carnevale con i riti arborei e vari matrimoni degli alberi (Maggi) presenti in questa magica Terra.
Il fruscìo del Carnevale
Homo Selvatico, umano verde e silente
senza volto né nome ma vivificante,
ballonzolo seguendo il respiro della Terra
per augurar riso e scacciar la guerra,
su cupa cupa e triccheballacche
a ogni porta gratto prospere patacche
se lucanica, soppressata e uova a fiume
da prodigo cuore van nel mio tascapane.
Con bastone di sapienza e saturnale essenza
del rifiorir è garanzia la mia presenza,
il fruscjee batte l’andar e tornar del tempo
perché al solare ciclo non dò alcuno scampo.
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Mschera del Rumita di Satriano col suo bastone (fruscjee) |
Di sempreverde e radicata edera son vestito
e dall’indomabile e demoniaco Urs assistito,
al mio silenzio fa eco il pianto di Quaremma
per aver perso il suo Carnevale tra la fiamma,
ha mangiato e riso a crepapelle così da pagar pegno
e morir bruciato per dare alla Zita un simbolico segno:
l’avanzar della Primavera è ormai un dato
e nel corteo lo sposalizio è consumato
in un sughetto di fusilli con rafano piccante
portato in dono dall’amato Zito ammiccante.
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Fusilli col rafano, piatto tradizionale del Carnevale di Satriano |
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