Pasqua con spaghetti alla chitarra, crema di ricotta ai peperoni e noci

Spaghetti alla chitarra, crema di ricotta ai peperoni e noci


Per questo “Passaggio”, per questa Resurrezione così attesa ho pensato di celebrare la Pasqua con un bel piatto degli abruzzesi spaghetti alla chitarra conditi con una succulenta crema di ricotta ai peperoni e, dulcis in fundo, una spolveratina di granella di noci… Delicato, morbido e croccante allo stesso tempo, con dentro tutti gli “ingredienti” simbolici e beneauguranti di questo ritorno di Primavera.

L’armonia di una chitarra per fare la pasta

Per preparare gli spaghetti alla chitarra ci vuole un apposito “strumento”, a suo modo musicale, che nasce dall’idea di un telaio e si trasforma in una lira, anzi in una chitarra. Fa parte dell’artigianato abruzzese e mi ha conquistata appena “ci siamo conosciuti”. Con rapida e facile esecuzione, la chitarra ti permette di creare degli spaghetti di due dimensioni, ma la cosa più armoniosa, perché mette in contatto la musica con la pasta, è la possibilità di suonarla e far scivolare via gli ultimi filamentosi composti di farina. Si schitarra proprio come lo strumento musicale che ha prestato il nome. E se non bastasse, prima di “suonarla” va “accordata” per tendere le corde a sufficienza e permettere alla pasta di sfilacciarsi con eleganza. Con un coltello abbastanza robusto si avvitano due bulloni che reggono le corde e si può dare inizio alla musica! Fare gli spaghetti con la chitarra è davvero semplice, regala soddisfazione e trova la giusta sintonia tra le mani musicanti e l’impasto di materia da plasmare, un’armonia tra la musica di dentro e lo strumento materico di fuori. Pensare che l’inizio della mia Primavera 2021 possa accordarsi a una melodia che somiglia all’abbraccio appassionato tra uova e farina, con direttore dell’orchestra lo spaghetto scapigliato, potrebbe essere una bella Pasqua


chitarra abruzzese

A parte gli scherzi, gli spaghetti alla chitarra con crema di ricotta ai peperoni e granella di noci contengono tutti gli ingredienti “simbolici” di questa fase astronomica così importante per la nostra Resurrezione. Prima di tutto c’è l’uovo, anzi le uova. Ce ne vuole uno per ogni 100 g di semola e senza una lacrima d’acqua. Una prosperità misteriosa e perfetta da essere la rappresentazione terrena del Cielo e della Terra, ritenuti due metà dello stesso uovo. Il secondo ingrediente, simbolo della Pasqua, è la ricotta: dalla pastiera dolce al calzone salato, la Resurrezione è un fiorire di ricotta in ogni ventre goloso. Infine, ma non meno importante, il grano della semola. Simbolo solare per eccellenza, Osiride, Kore, Cristo, proprio dovranno avere il proprio “passaggio oltre la morte”: la Resurrezione, proprio come il chicco di grano che, nel ventre oscuro della terra, sacrifica il suo guscio per far emergere alla luce il germoglio di una nuova vita. 


spaghetti alla chitarra

La differenza tra chitarra abruzzese e troccolaturo lucano

Quando ho conosciuto la chitarra e il formato di pasta che crea, mi sono domandata quale fosse la differenza con i “troccoli” o “maqquarunat”, tipicità dell’area Vulture-Melfese. In effetti, la forma è molto simile ma la sostanza è diversa. I troccoli e la maqquarunat sono fatti di sola acqua e semola, proprio come tutta la pasta fresca tradizionale del Meridione italiano. Gli spaghetti abruzzesi, come sappiamo, sono fatti di sola semola e uova. La chitarra, con la sua leggerezza e le sue vibrazioni, è lo strumento indispensabile per creare questa speciale musica in cucina, mentre il troccolaturo lucano è uno strumento in metallo, con delle lame circolari che tagliano la pasta. Purtroppo non è facile trovarlo oggi, così molte donne lucane si rifanno con la chitarra. Un’anima vibrante si sostituisce a un’anima ponderante. 


troccolaturo lucano, foto di Corrado Cacciatore

La ricetta degli spaghetti alla chitarra con crema di ricotta ai peperoni e granella di noci

Dopo il preludio, il tema, ora tocca alla variazione sul tema. E, come dicevo, gli ingredienti sono i tre fondamentali della Pasqua: semola di grano duro, l’uovo e la ricotta e poi Buona Pasqua a tutti.

Ingredienti per la pasta:
per ogni 100 g di semola di grano duro un uovo intero
sale q. b. 

Ingredienti per la crema (fino a 400 g di farina):
2 peperoni di grandi dimensioni
1 cipolla
50 g di noci pestate grossolanamente
300 g di ricotta
Pepe q. b.
Sale q. b. 


chitarra con spaghetti


Comincia col fare un cratere di semola e rompici dentro le uova. Aggiungi il giusto sale per la vita e impasta energicamente.

Quando avrai creato una sfera liscia e gialla, risultato dell’abbraccio vitale tra gli elementi, avvolgila nella pellicola e mettila in frigo per almeno un’ora. Il freddo rigenerante è fondamentale per la “durezza” della tua pasta. Se non sarà abbastanza dura non potrà spettinarsi in lunghi filamenti “suonati” dalla chitarra.

Una volta passata l’ora del freddo, prendi la tua sfera, tagliane ogni volta un cilindro, stendilo col matterello e, sempre col matterello aiutati per pressarlo sulle corde. Per far scendere tutti gli spaghetti, fai una schitarrata con le dita e procedi così, tra musica e silenzi.

Mentre crei i tuoi spaghetti, metti a soffriggere dolcemente la cipolla, deve “sorridere”, fatta a dadini. Poi vi aggiungi i peperoni puliti e fatti in piccoli pezzi. Falli “sorridere” insieme, c’è tanto bisogno di una risata in compagnia! E poi, fuori dai fornelli, fai frullare tutto, compresa la ricotta precedentemente pepata e ammorbidita con qualche cucchiaio d’acqua di cottura della pasta.
L’acqua bolle, non ti resta che calare i tuoi spaghetti di pasta fresca. Poi lasciarli annegare nella crema di ricotta ai peperoni e sgranellali di croccanti noci.


spaghetti alla chitarra con crema di ricotta ai peperoni e granella di noci



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