Quanto e cosa mangiare a Capodanno per far sedere la fortuna a tavola
la melagrana è uno dei cibi portafortuna indispensabili nella cena di capodanno |
A capodanno come si invita a tavola la fortuna? In Basilicata, in Italia e nel mondo da sempre nella notte di San Silvestro mangiare significa anche ritualizzare il cibo per augurarsi prosperità, ricchezza e felicità. Ma come? una parte importante consiste nel numero delle cose mangiate e, naturalmente, nel tipo di cose mandate giù. Il numero dovrebbe essere dispari e il tipo di alimento dovrebbe essere composto da tanti granelli o palline…ma perché?
Gli alimenti della fortuna che non possono mancare sulla tavola di San Silvestro
Per far sedere la fortuna a tavola il giorno di capodanno e portarla con sé tutto l’anno bisogna sedurla con i cibi a lei più graditi. Lei ama due caratteristiche fondamentali negli alimenti:
1. La forma sferica perché richiama il ciclo infinito di inizio e fine di tutte le cose
2. L’innumerabilità di grani, semi, chicchi… un’infinità di “atomi” che compongono un cibo
Se non si è capito, la fortuna ama ciò di cui non si può conoscere la fine (o l’inizio?). Ecco dunque cosa avere necessariamente in tavola la notte dell’anno che segna il passaggio tra una fine e un inizio:
1. Le lenticchie: legumi da sempre simbolo di prosperità crescente, anche perché aumentano di volume con l’acqua, non solo sono sferici e a forma di piccole monete, sono anche innumerabili nel piatto. Le lenticchie non possono mancare, infatti, allo scoccare della mezzanotte sulle tavole italiane, molto spesso accompagnate dal cotechino di maiale. Anche questo animale simbolo di prosperità e ricchezza, non a caso è la forma primigenia del salvadanaio.
lenticchie o legumi in genere per propiziarsi la fortuna a capodanno |
2. Le melagrane: frutto amato da Afrodite, che ne piantò il primo albero a Cipro, o forse nato da una goccia di sangue di Dioniso, o ancora frutto proibito per Persefone, per il quale ebbe la punizione di vivere negli Inferi, nel Medioevo rappresenta anche la Madonna…insomma la melagrana, da sempre associata a divinità che generano passione, amore e fertilità
3. I mandarini, l’uva, i cachi o qualunque altro frutto dalla forma tondeggiante
4. La frutta secca (noci, nocciole, arachidi, uvetta, mandorle, fichi, datteri): per i Romani simbolo beneaugurante, ancora oggi presente in molti dolci delle feste natalizie. È un portafortuna soprattutto in Francia, dove si devono mangiare ben 13 tipi di frutta secca.
l'uova o altri frutti rotondi per avere prosperità nel nuovo anno |
Mangiare 7, 9 o 13 cose per il cenone di capodanno
Il primo numero da tenere presente nel computo delle portate di capodanno è il 7: numero primo, divisibile solo per se stesso, da sempre simbolo di fortuna e forza. Il 7 è un numero attivo, che procede dritto verso una meta. È il numero che conduce, vittoriosi, verso il nuovo (anno).
In Basilicata si usa mangiare almeno 9 cose la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio. Sembra essere questa la tradizione più antica. Una testimonianza residua potrebbero essere i “9 bocconi del Cucibocca” a Montescaglioso, dove nell’ultimo giorno delle feste solstiziali (la notte del 5 gennaio), la strana creatura del Cucibocca sembra segnare il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno proprio con 9 alimenti diversi. Il 9, oltre a essere il primo numero divisibile per un altro numero oltre se stesso (il 3) nella prima serie dei numeri dispari (3-7-9) è anche l’ultimo numero prima del 10: il 9 sarebbe il numero che segna il confine tra le basilari unità e il 10, ovvero la prima decina. Questo numero sembra concludere il rapporto col passato e cominciare il cammino verso il futuro.
il Cucibocca e i 9 bocconi |
E poi c’è il 13: anch’esso numero primo e divisibile solo per se stesso ma più ambiguo del 7, tant’è che a volte è considerato simbolo di sfortuna più che di fortuna. E’ un avanzare più lento, più cauto, con qualche inciampo lungo il cammino. Ci vuole una “trasformazione”, un cambiamento per procedere. Il chiaroscuro simbolico di questo numero ha indotto la tradizione spagnola a mangiare 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte anziché 13… ma si sa che per far progredire qualcosa ci vuole un numero dispari: quante rose si regalano, pari o dispari?
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