"La Terra mi Tiene": storia di un pane felice a Sud

La Terra mi Tiene, Pane e lievito madre, manifestazioni di pane a Sud, Liberazione, 25 aprile ad Atena Lucana
"La Terra Mi Tiene": respiro collettivo ovvero accensione del forno


Com-mozione, questa è l’unica definizione che riesco a dare a “La Terra mi tiene” di Atena Lucana. Una festa, perché sicuramente è una festa, che riesce a muovere dal profondo gioia, bellezza, sapori e valori. E ci riesce con tutti: tutti ci sentiamo travolti dalla felicità che lievita nei forni e cotta nel cuore di ciascuno. Sì, è difficile definire questa festa in cui ogni frutto della terra viene moltiplicato e condiviso. È un miracolo che si rinnova ogni 25 Aprile, quando i Resilienti di Atena aprono i loro numerosi forni domestici e sfornano Resistenza per il “pane più felice”, quello che viene quando il seme appartiene alla terra e alle mani che da sempre lo curano e per sempre vogliono conservarlo. Resistenti alle ecomafie, ai tentativi di trivellazioni petrolifere. Resistenti alla necessità di emigrare. Cosa li tiene? Un seme antico e una fetta di pane. Così ogni Liberazione, i Resistenti e i Resilienti di tutta Italia giungono ad Atena Lucana per festeggiare l’unico potere che da più di 4000 anni governa la vita di ciascun uomo: l’agricoltura e la sua capacità di fecondare e far generare la terra. I Resistenti che si ritrovano ad Atena Lucana sono tutti coloro che raccolgono e fanno germogliare il seme lanciato dall’amato poeta e politico lucano Rocco Scotellaro:


La terra mi tiene


Lunga strada seppur deserta

dove puoi menarmi non vedo

punto d’arrivo.

Scordarmi i vivi per ritrovarli

con tutto il peso che mi porto

della vita che m’è nata

i fiori son cresciuti la luce li accende.

Sradicarmi? la terra mi tiene

e la tempesta se viene

mi trova pronto.

Indietro

ch’è tardi

ritorno a quelle strade rotte in trivi oscuri.


La Terra mi Tiene, Pane e lievito madre, manifestazioni di pane a Sud, Liberazione, 25 aprile ad Atena Lucana
I Resilienti di Atena Lucana


Ne “La Terra mi Tiene” il civico di ogni vico è il numero di un forno. “Quando si entra in un forno è buona regola dire: Criscìte!” Entri e tutto cresce: l’invasione del profumo più antico risveglia i tuoi istinti, compreso il cervello primitivo che, immediatamente, ti fa salivare. Tutto, dentro e fuori di te, si mette in movimento: gli occhi vengono occupati da antiche “tecnologie” come i setacci, le rasole, storiche madie di legno e ogni attrezzo per creare, susciare, ‘ntuzzare e raccogliere il fuoco. Un fuoco che ad Atena è ancora il “respiro collettivo” che raccoglie l’intera comunità attorno a sé. Quando si accendono i forni nella Terra che Tiene, lo si fa tutti insieme e tutti insieme si partecipa alla creazione di quell’energia che nutre e vivifica. Il sacro fuoco brucia per tutti e grazie a tutti. 



La Terra mi Tiene, Pane e lievito madre, manifestazioni di pane a Sud, Liberazione, 25 aprile ad Atena Lucana
il sacro fuoco del forno di Atena Lucana



La Terra mi Tiene, Pane e lievito madre, manifestazioni di pane a Sud, Liberazione, 25 aprile ad Atena Lucana
Setacci antichi e offerta di cibo nei forni de "La Terra mi Tiene"



Quando naso, occhi e pelle sono totalmente posseduti dai profumati fumi, dalla strada si alzano le armoniose vibrazioni di tammorre, ciaramelle, zampogne, fisarmoniche, chitarre e canti di gente che si abbraccia, balla e onora quella inestimabile gratitudine che solo la felicità sa procurare. Sì perché la felicità è gratis, proprio come quella de “La Terra mi tiene”. Bambini scalzi e felici sgambettano per le strade a impastare autentica farina. Saranno le loro manine a creare il futuro e bisogna che creino cose buone! Liberi e consapevoli, sono loro i veri dominatori della strada e, con le loro voci, germogliano la fiducia e la speranza dei genitori.

La Terra mi Tiene: storia di Pane e Libertà

(guarda il video)





La Terra mi Tiene, Pane e lievito madre, manifestazioni di pane a Sud, Liberazione, 25 aprile ad Atena Lucana
Le strade danzanti de "La Terra mi Tiene"


Olfatto, vista, udito, pelle tutti nel turbine della Terra che muove, commuove, motiva. Arriva infine il gusto. Il gusto della vita! Ogni forno si trasforma in un’offerta gratuita di focacce, pane, legumi, formaggi, salumi, vino e ogni ben di Dio. I custodi del fuoco ti coinvolgono in bocconi di affetto, gentilezza, accoglienza. Ogni forno diventa la tua casa tanto da far fatica quando devi lasciarlo per visitare gli altri disseminati lungo le stradine e i vicoli dell’intero centro storico. Ma prima di uscire è sempre bona crianza dire “Rimanit’ a cresc!”. E così per ore, in ogni forno, presso ogni fuoco.


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Istruzioni per l'ingresso in ogni forno de "La Terra mi Tiene"



Qualcuno si chiederà: ma cos’è in realtà l’iniziativa “La Terra mi Tiene”? È una festa di condivisione, di resilienza, di cibo buono, sano e tanto altro ancora ma si può “capire” solo vivendola, non si può spiegare. Quello che si può dire è la sua storia e la sua “struttura”, tutto il resto è Pane.



La Terra mi Tiene, Pane e lievito madre, manifestazioni di pane a Sud, Liberazione, 25 aprile ad Atena Lucana
custode di uno dei forni de "La Terra mi Tiene"



Pane appena sfornato a "La Terra mi Tiene"


L’antichissima storia di Atena Lucana parte dal IV sec. A. C., come testimoniano i resti delle mura megalitiche. È tra gli insediamenti più antichi del Vallo di Diano, tra le sue mura si sono susseguite diverse civiltà dalla Ellenica ai Lucani, poi i Romani fino a diventare, nel Medioevo, feudo delle famiglie Sanseverino e Caracciolo. È il Medioevo che sancisce l’usanza di costruire in ogni casa un forno. Da questa speciale usanza nasce l’idea di Ivan Di Palma, quando, dopo mezzo secolo di abbandono, decide di raccogliere la comunità intorno al “fuoco” e di riaprire i vecchi forni. Così sono ormai diversi anni che i forni dimenticati sono tornati a profumare di pane. Ogni anno, a coloro che si sono candidati per essere panificatori viene assegnato un forno. Nel pomeriggio del 24 aprile si rinnovano i lieviti madre e i crisciti e il giorno del 25 comincia la festa, che è anche una buona e sana competizione. I criteri di valutazione per decretare il forno, e il pane, vincitori sono diversi: dalla difficoltà di gestione del forno al tipo di farine utilizzate per l’impasto, ma il fattore determinante per salire sul podio e diventare il “pane più felice” dell’anno è il coefficiente di felicità interna. Il coefficiente è il frutto della storia di ogni forno e ogni storia è biodiversamente felice. Per conoscerle tutte devi entrare nel forno e dire Criscìte!










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